E’ una specie estremamente rara, quasi introvabile.
La corteccia è caratterizzata da un acceso colore rosso similmente alla più nota Mimosa hostilis, entrambe le specie sono ricche di triptamine e di pigmenti naturali.
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L’Acacia simplex è una specie esotica che originaria di alcune isole del Pacifico del Sud come Vanuatu e Nuova Caledonia. Quando incisa secerne un denso lattice rosso e può essere usata come colorante naturale.
Per l’uso come colorante basta mischiare la polvere con dell’acqua ed immergerci i capi o gli oggetti da colorare che poi andranno asciugati senza risciaquarli, più li si lascia a mollo più il colore sarà accesso.
LA CORTECCIA NON VA CONSUMATA IN NESSUN MODO, PUO ESSERE USATA COME COLORANTE NATURALE NON ALIMENTARE PER TESSUTI E PELLETTERIA.
E’ una specie estremamente rara, quasi introvabile.
La corteccia è caratterizzata da un acceso colore rosso similmente alla più nota Mimosa hostilis, entrambe le specie sono ricche di triptamine e di pigmenti naturali.
Gli effetti dell’intossicazione sono molto vari e complessi, se la dose è sufficiente sono comuni alterazioni percettive e visioni ipnagogiche.
Questa specie ha una relazione simbiotica con i batteri del terreno che formano dei noduli sulle radici e fissano l’azoto atmosferico rendendolo disponibile per la stessa e le altre piante circostanti.
Descrizione
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Fabales
Famiglia: Mimosaceae
Tribù: Acacieae
Genere: Acacia
Specie: A. simplex
Nativo: Sud del Pacifico
Plant Hardiness Zone: 9-11
L’Acacia simplex è un un albero rampicante che cresce fino a 12m d’altezza.
Coltivazione
E’ una pianta robusta, ma molto difficile da coltivare:
-Intaccare il guscio dei semi senza danneggiarne il nucleo e metterli a mollo in acqua bollente per due ore.
-Trasferirli in mezzo ad un tovagliolo umido e metterlo in un contenitore sigillato vicino ad un finestra.
-Dovrebbero germinare entro 4 settimane.
-Per il primo anno conviene lasciarla in vaso e farla svernare indoor, quindi trasferirla in piena terra in primavera.
La pianta viene usata in alcune isole del Sud del Pacifico come veleno per pesci, a quanto pare le ipotetiche tossine non sono pericolose per l’uomo dato che le vittime possono essere tranquillamente consumate.
Il decotto di radici viene somministrato come purgante, un estratto freddo fatto con i rametti come rimedio per il mal di pancia [2].
NMT, UNA TRIPTAMINA POCO NOTA
Oltre che in diverse specie vegetali (Desmanthus illinoensis, Acacia sp), l’NMT come il DMT è stato rilevato in sangue, liquido cerebrospinale ed urine; viene sintetizzato nel corpo umano a partire dall’amminoacido L-triptofano. Anche in questo caso possiamo ipotizzare che funga da neurotrasmettitore endogeno tuttavia il suo ruolo fisiologico preciso non è ancora stato chiarito [3].
Fino ad un po’ di tempo fa si credeva fosse privo di potenziale psicotropo, ma in realtà ha circa 1/3, 1/4 della potenza del DMT. Ha mostrato di agire come potente agonista sul recettore 5-HT1a della serotonina ma di avere una debole affinità sul HT2B, diversamente dagli allucinogeni più visivi come LSD o psilocibina [4].
Inoltre è un potente inibitore degli enzimi dell’aldeide deidrogenasi 1 (ALDH1A1) e istone-lisina N-metiltransferasi G9a, quest’ultimo è implicato nella crescita delle cellule tumorali [5].
E’ stato recentemente definito come uno psichedelico spaziale per via dei suoi particolari allucinazioni non visive, a carico soprattutto del senso dello spazio, della memoria e del flusso del pensiero. Insieme ad un MAO-I può produrre anche effetti somatici fastidiosi come tremori (alti dosaggi). Dati aneddotici supportano una certa sinergia con il DMT [6].
ESTRAZIONI
Con la collaborazione di uno studente di tecniche erboristiche che preferisce rimanere anonimo, abbiamo fatto un’estrazione con la nafta su 50g di corteccia setacciata in polvere. Sono usciti circa 3g di estratto olioso appiccicoso dal caratteristico odore triptaminico e colore rossastro, che equivarrebbe a quasi il 6% di resa. L’unica analisi professionale disponibile riporta una concentrazione del 3,6% [7] ma i dati più recenti disponibili su DMT Nexus supportano i nostri risultati .
Dalla combustione dell’estratto sono state notate caratteristiche analoghe a quello ottenuto con altre piante triptaminiche, ma una componente somatica molto più accentuata. I vapori inducono un mood meditativo che può conciliare benissimo anche il sonno.
Analisi più recenti effettuate da ricercatori indipendenti sul noto forum DMT nexus hanno riportato rese fino al 5,4% per la corteccia essiccata di cui l’80% è risultato DMT, contrastando con le analisi di Poupat et al. del 1976 che avevano riportato l’NMT come principale alcaloide https://www.dmt-nexus.me/forum/default.aspx?g=posts&t=27722
Contiene anche altre triptamine metilate ed alcaloidi armalinici, oltre a tracce di formiltriptamina (forse un artefatto dell’estrazione).
1)Setchell, William Albert. Vegetation of Tutuila Island. AMS Press, 1978.
2)Olsson, Gunilla. “The socio-economic importance of non-timber forest products in the South Pacific: focus on Vanuatu.” Unasylva (FAO) (1991).
3)Forsström, J. Tuominen, J. Kärkkäinen, T. “Determination of potentially hallucinogenic N-dimethylated indoleamines in human urine by HPLC/ESI-MS-MS.” Scandinavian journal of clinical and laboratory investigation 61.7 (2001).
4)Jastrzębska-Więsek, Magdalena, et al. “Activity of serotonin 5-HT1A receptor biased agonists in rat: anxiolytic and antidepressant-like properties.” ACS chemical neuroscience 9.5 (2017).
5)Liu, Feng, et al. “Protein lysine methyltransferase G9a inhibitors: design, synthesis, and structure activity relationships of 2, 4-diamino-7-aminoalkoxy-quinazolines.” Journal of medicinal chemistry 53.15 (2010).
6)Nen “Entheogenic effects of NMT from acacia” – lecture presented EGA conference, Victoria, Australia 4/12/2011; and Breaking Conventions, London 12/7/2013
7)Poupat, Christiane, Alain Ahond, and Thierry Sévenet. “Alkaloids from Acacia simplicifolia.” Phytochemistry (1976).
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Le informazioni su etnobotanica, chimica e farmacologia delle varie specie presenti nel sito sono descritte a scopo puramente educativo e non vogliono suggerire nessun applicazione medicinale o alimentare. I potenziali sintomi da intossicazione vengono riportati come forma di riduzione del danno.
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samuele garlati –
Ottima