Le proprietà antimicrobiche, spermicide, antitumorali, antinfiammatorie, antietà, antiulcera, antiossidanti ed antimicotiche delle noci del sapone sono supportate dalla ricerca scientifica.
L’uso interno delle noci del sapone è controverso dato l’alto contenuto di saponine e la relativa tossicità, ma nella medicina ayurvedica vengono comunque consumate per trattare sintomi d’astinenza da tabacco, emicranie, salivazione eccessiva, clorosi, isterismo, epilessia, asma, diarrea, dispepsia, parassiti intestinali, diabete e colesterolo alto.
Inoltre vengono ampiamente esportate all’estero per la produzione di saponi e prodotti ad uso esterno.
In Italia sono poco diffuse, si impiegano giusto come detergente generico ecologico per i capi d’abbigliamento.
Tuttavia i benefici sulla salute indotti da questo sapone lo rendono un ottimo sapone medicinale, l’ideale per trattare molti disturbi della pelle e le esigenze particolari di quelle più sensibili.
Se controllate un qualunque sapone liquido anche biologico, vi renderete conto che contiene numerosi composti chimici sintetici chiamati tensioattivi. Infatti la bianca schiumosità che tanto amiamo necessita di alcuni agenti particolarmente aggressivi come la vecchia soda caustica, oggi sostituita nei detergenti biologici da prodotti ugualmente aggressivi ma ricavati dalle piante come cocoamfacetato di sodio (che secondo alcuni recenti studi sembra interferire con i normali processi di replicazione cellulare dei linfociti umani).
I contro del sapone a base di saponine naturali sono una consistenza più acquosa, una schiumosità ridotta e un aspetto poco invitante, ma si guardano i contro dei sintetici e dei biologici comunemente usati al giorno d’oggi è facile sopportare questi difetti.
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