Cardamomo verde (Elettaria cardamomum)
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In StockIl grado migliore (Extra Fancy/ Super, (Extra) Bold) della varietà più pregiata, il cardamomo verde o vero cardamomo.
Questa spezia è una delle più care sul mercato, viene impiegata nell’alta ristorazione per la preparazione di zuppe, secondi e dessert.
Il baccello viene aperto e i semi prelevati e pestati o aggiunti interi in cottura per aromatizzare i cibi, la spezia è molto forte e viene solitamente utilizzata in piccole quantità.
SONO SEMENTI RACCOLTE A MANO ED ESSICCATE AL NATURALE DESTINATE A FUMIGAZIONI ED IMPIEGHI IN PROFUMERIA. NON SONO CONFORMI AGLI STANDARD PER LA VENDITA A SCOPO ALIMENTARE.
Descrizione
Le proprietà antimicrobiche [1], antinfiammatorie [2], gastroprotettive [3], ipotensive [4], antiossidanti [4], fibrinolitiche [4], anticonvulsivanti [5], anticoagulanti [5], pesticide [6], ansiolitiche [7], dimagranti [8], ipoglicemiche [8], antiasmatiche [9], diuretiche [10], epatoprotettive [11], antiadditive [12] e citopermealizzanti [18] del cardamomo sono supportate dalla ricerca scientifica.
In base alla letteratura masticare qualche seme favorisce l’igiene orale combattendo i batteri responsabili della placca, oltre a liberare i bronchi e le vie aree in caso di asma o raffredore.
Nella medicina ayurvedica vieneimpiegato ancora oggi per il trattamento di raffreddore, infezioni, tosse, bronchite, infiammazioni alle mucose, problemi urinari, epilessia, mal di testa, ipertensione, disturbi digestivi, reflusso acido, spasmi intestinali, sindrome dell’intestino irritabile, diarrea, costipazione, inappetenza, disturbi epatici e della cistifellea.
Order: Zingiberales
Family: Zingiberaceae
Genus: Elettaria
Species: E. cardamomum
Nativo: India meridionale
Plant Hardiness Zone: 10-12
Il cardamomo verde (Elettaria cardamomum) è una pianta erbacea perenne che cresce fino a 4m d’altezza.
Sviluppa delle foglie alternate lanceolate che raggiungono i 60cm, le infiorescenze sono di colore chiaro variabile.
Produce dei baccelli verdi contenenti dai 15 ai 20 semini marroni.
Coltivazione
Il cardamomo è una pianta tropicale dalla germinazione un po’ difficile:
-Mettere a mollo per un paio di minuti i semi in una soluzione di acqua e aceto al 50% continuando a mescolare
-Rimuovere dalla soluzione i semi e risciquarli per bene
-Metterli a mollo in acqua a temperatura ambiente fino a 12 ore.
-Piantarli i un terreno ricco e ben drenante, mantenendolo umido ma non zuppo
-La germinazione può richiedere fino a 40 giorni
Il cardamomo viene mezionato come Ela negli antichi testi sanscriti. Medici e farmacisti tra gli assari lo impiegavano a scopo medicinale [13].
Durante il perido Vedico (3000 a.C.) aveva una qualche funzione durante gli sposalizi, gli antichi egiziani lo usavano come rinfrescante e rimedio per l’alitosi.
L’antico re di re di Babilonia lo coltivava nel suo giardino.
Era una delle spezie orientali più care a Greci e Romani, ad Alessandria nel 176 a.C. era soggetto a dazio [14].
Antichi testi ayurvedici risalenti al 1400 a.C. lo inquadrano già come un efficace per il trattamento di disturbi digestivi e metabolici.
Linschoten descrive nel suo Journal of Indian Travels (1596) i due tipi di cardamomo (verde e nero) usati in India meridionale [15].
Il cardamomo come tutte le spezie ha una farmacologia molto interessante e sembra avere diverse potenziali applicazioni terapeutiche.
ANTIBATTERICO
Degli estratti a base di semi di cardamomo sono stati testati con successo nei confronti di due specie batteriche antibiotico-resistenti: Staphylococcus aureus (resistente a Cefotaxima, Cefixina e Doxicillina) e Proteus mirabilis (resistenta a Ciprofloxacina e Doxicillina) [1].
Una combinazione a base di cardamomo, chiodi di garofano e pepe nero si è dimostrata attiva anche contro Bacillus subtili, Escherichia coli e Salmonella typhi [16].
Un estratto alcolico è risultato efficace anche contro la Salmonella Typhi [17].
Il cardamomo inibisce la crescita dei principali patogeni parodontali (Aggregatibacter actinomycetemcomitans, Fusobacterium nucleatum, Porphyromonas gingivalis e Prevotella intermedia)
Inoltre attenua la risposta infiammatoria dei macrofagi stimolati da LPS, per questo potrebbe essere un importante agente terapeutico per le malattie paradonali [2].
CITOPERMEALIZZANTE
Gli oli dell’estratto di cardamomo sono ricchi di terpeni monociclici che interagiscono coi lipidi della barriera cornea della pelle inducendo la distruzione dell’ordine strutturale dell’epidermide incrementando la permeabilità di alcuni principi attivi come l’estradiolo ed indometacina [18].
Inoltre potrebbe avere potenziali applicazioni nel trattamento di diverse patologie epidermiche.
GASTROPROTETTIVO
Un estratto a base di cardamomo ha inibito quasi completamente le lesioni gastriche indotte sperimentalmente dall’aspirina [3].
IPOTENSIVO, FIBRINOLITICO, ANTIOSSIDANTE
I semi di cardamomo abbassano la pressione sanguigna mediante l’azione colinergica e calcio-antagonista. La somministrazione di 3g di cardamomo in polvere riduce significativamente la pressione diastolica, potenziando contemporaneamente fibrinolisi e le difese antiossidanti senza alterare i livelli sanguigni di lipidi e fibrinogeno [4.]
ANTIADDITIVO
Il consumo di semi di cardamomo sembra ridurre i craving per le sigarette [12].
ANTICONVULSIVANTE, SEDATIVO
Una combinazione ayurvedica a base di semi di cardamomo nota come Unmadnashak Ghrita dimostrato effetti anticovulsivanti e sedativi in alcuni test sperimentali. L’azione spasmolitica sembra dovuta al blocco del recettore muscarinico [19].
IPOLIPIDICO, ANTICOAGULANTE
L’estratto acquoso di semi di cardamomo stimola la perossidazione lipidica e inibisce l’aggregazione piastrinica [5].
PESTICIDA
L’olio volatile del cardamomo è in grado di uccidere diverse specie di parassiti che attaccano il grano come Tribolium castaneum e Sitophilus zeamais mediante contatto o fumigazione [6].
NEUROPROTETTIVO, ANTIALZHEIMER
Una formula fitoterapica a base di cardamomo è usata nel trattamennto della demenza dovuta al morbo di Alzheimer [20].
ANSIOLITICO, SONNIFERO
Un altra combinazione ayurvedica con il cardamomo viene impiegata con successo nel trattamento di ansia, tensione ed insonnia [21].
Un estratto a base di cardamomo ha ridutto la sintomatologia ansiosa in ratti affetti da sindrome da stress post traumatico (PTSD) [7].
DIMAGRANTE, IPOGLICEMICO
La somministrazione di semi di cardamomo in polvere previene l’aumento ponderale nei ratti sottoposti a dieta ad alto contenuto di grassi, migliorando contemporaneamente intolleranza al glucosio, stato infiammatorio e stress ossidativo epatico [8].
ANALGESICO ED ANTIFIAMMATORIO
Una combinazione ayurvedica chiamata Amukkarac curanam ha ridotto dolore ed infiammazione nei ratti in maniera simile all’indometacina [22].
ANTIASMATICO
I semi di cardamomo hanno un marcato effetto broncodilatante mediato da un meccanismo di calcio-antagonismo, sono stati proposti come alternativa naturale per il trattamento di asma ed allergie respiratorie [9].
DIURETICO
L’estratto di semi di cardamomo incrementa anche la diuresi come dimostrato da test sperimentali sui ratti [10].
EPATOPROTETTIVO
Protegge il fegato probabilmente attraverso l’effetto antiossidante, in uno studio si è dimostrato efficace contro la tossicità da etanolo [23], in un altro nei confronti della gentamicina [11].
I principali composti biologicamente attivi si trovano nell’abbondante olio volatile (fino all’8% del peso secco) composto da diversi terpenoidi:
-monoterpeni aciclici : linalil acetato, nerolo, neril acetato, geraniolo, citronellolo, linalolo, cisocimene, metileptone;
-monoterpeni ciclici: alfa-terpinil acetato, eucaliptolo, limonene, alfa-terpineolo, mentone, p-cimene, alfa-fellandrene, beta-fellandrene, terpinolene;
-diterpeni aciclici: mircene;
-sesquiterpenoidi: t-cariofillene, valencene, nerolidolo, fernesolo.
L’alfa-terpinil acetato è il principale composto dell’olio volatile [24], ma tutto il fitocomplesso determina l’azione farmacologica dei semi.
1)Akrayi, Hêro F. Salah. “Antibacterial effect of seed extracts of cardamom (Elettaria cardamomum) against staphylococcus aureus and proteus mirabilis.” Tikrit Journal of Pure Science 17.2 (2012): 14-18.
2)Souissi, Mariem, et al. “Antibacterial and anti-inflammatory activities of cardamom (Elettaria cardamomum) extracts: potential therapeutic benefits for periodontal infections.” Anaerobe (2019): 102089.
3)Jamal, A., et al. “Gastroprotective effect of cardamom, Elettaria cardamomum Maton. fruits in rats.” Journal of ethnopharmacology 103.2 (2006): 149-153.
4)Verma, S. K., Vartika Jain, and S. S. Katewa. “Blood pressure lowering, fibrinolysis enhancing and antioxidant activities of cardamom (Elettaria cardamomum).” (2009)
5)Suneetha, W. Jessie, and T. P. Krishnakantha. “Cardamom extract as inhibitor of human platelet aggregation.” Phytotherapy Research: An International Journal Devoted to Pharmacological and Toxicological Evaluation of Natural Product Derivatives 19.5 (2005): 437-440.
6)Huang, Y., S. L. Lam, and S. H. Ho. “Bioactivities of essential oil from Elletaria cardamomum (L.) Maton. to Sitophilus zeamais Motschulsky and: Tribolium castaneum (Herbst).” Journal of Stored Products Research 36.2 (2000): 107-117.
7)Masoumi-Ardakani, Yaser, et al. “The effect of Elettaria cardamomum extract on anxiety-like behavior in a rat model of post-traumatic stress disorder.” Biomedicine & Pharmacotherapy 87 (2017): 489-495.
8)Rahman, Md Mizanur, et al. “Cardamom powder supplementation prevents obesity, improves glucose intolerance, inflammation and oxidative stress in liver of high carbohydrate high fat diet induced obese rats.” Lipids in health and disease 16.1 (2017): 151.
9)Gilani, Anwarul-Hassan, Arif-ullah Khan, and Qaiser Jabeen Khan. “Pharmacological basis for the medicinal use of cardamom in asthma.” Bangladesh Journal of Pharmacology 6.1 (2011): 34-37.
10)Gilani, Anwarul Hassan; Jabeen, Qaiser; Khan, Arif-ullah; Shah, Abdul Jabbar Gut modulatory, blood pressure lowering, diuretic and sedative activities of cardamom.Journal of Ethnopharmacology (2008), 115(3), 463-472.
11)Aboubakr, Mohamed, and Abdelazem Mohamed Abdelazem. “Hepatoprotective effect of aqueous extract cardamom against gentamicin induced hepatic damage in rats.” Int J Basic Appl Sci 5.1 (2016): 1.
12)Peter K.V. Handbook of herbs and spices, Woodhead publishing in Food Science and Technology, Woodhead Publishing Limited, Abington, Cambridge, England. 2001.
13)Parry, John William. Spices. Vol. 2. New York: Chemical Publishing Company, 1969.
14)Watt, G. “A Dictionary of the Economic Products of India, reprinted edition, Periodical Expert, Delhi, Vol.” VI (Pt. IV) 83 (1972)
15)Watt, G. (1872). Dictionary of the Economic Products of India. (Vol. II), Periodical Experts, New Delhi, India.
16)Gupta, Nomita, et al. “Antibacterial potential of Elletaria cardamomum, Syzygium aromaticum and Piper nigrum, their synergistic effects and phytochemical determination.” Journal of Pharmacy Research 8.8 (2014): 1091-1097.
17)Singh, Gurdip, et al. “Antioxidant and antimicrobial activities of essential oil and various oleoresins of Elettaria cardamomum (seeds and pods).” Journal of the Science of Food and Agriculture 88.2 (2008): 280-289.
18)Huang, Yaw-Bin, et al. “Cyclic Monoterpene Extract from Cardamom Oil as a Skin Permeation Enhancer for Indomethacin: In Vetro and in Vivo Studies.” Biological and Pharmaceutical Bulletin 22.6 (1999): 642-646.
19)Girish S. A, Sudhir G. W, Avinash K. D. Evaluation of sedative and anticonvulsant activities of Unmadnashak Ghrita. J Ethnopharmacol 94, 77-83, 2004.
20)Aaishwarya B. Deshmukh, Natvarlal J. Patel and Rashwin J. Patel .An Ayurvedic strategy for treatment of dementia of Alzheimer’s disease. Pharmacognosy Magazine 1(4): 144-151
(2005).
21)Balachandran, Premalatha, and Rajgopal Govindarajan. “Cancer—an ayurvedic perspective.” Pharmacological research 51.1 (2005): 19-30.
22)Saraswathy, A., S. Nandini Devi, and RV Pradeep Chandran. “Analgesic and antiinflammatory activity of Amukkarac curanam.” Indian journal of pharmaceutical sciences 71.4 (2009): 442.
23)El-Segacy, O., A. Ab-Allah, and S. Abu Al-Nooman. “Experimental study o f antioxidant and Hepatoprotective effects of clove and cardamom in ethano l induced hepatotoxicity.” Tanta Medical Sciences Journal 2.1 (2007): 27-36.
24)Khanum, F., et al. “Proximate composition and mineral contents of spices.” Indian J. Nutr. Diet 38.3 (2001): 93-97.
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