Borragine (Borrago officinalis)
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Una Solanacea che cresce selvatica in tutta Italia, simboleggia la felicità e la calma fin dai tempi degli antichi Greci.
Le foglie contengono piccole quantità di alcaloidi pirrolizidinici potenzialmente epatotossici, i casi di intossicazione sono estremamente rari ma i soggetti vulnerabili dovrebbero prestare particolare attenzione.
NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD APPLICAZIONI ESTERNE ED ALLA DECORAZIONE DELLE PIETANZE.
Descrizione
Le proprietà antimicrobiche, antiossidanti, analgesiche, antinfiammatorie, ansiolitiche, cardioprotettive, gastroprotettive, neuroprotettive, antirritanti, antietà, benefiche su vie aeree, sindrome premestruale e disturbi menopausali della borragine e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.
Veniva indicata in medicina popolare per il trattamento di disturbi respiratori, febbre, tosse, artrite reumatoide, malattie del sangue, insufficienza adrenale, nervosismo, scarsa diuresi, sintomi della sindrome premestruale e della menopausa.
L’olio dei semi viene ancora oggi applicato localmente contro la dermatite seborroica e come emolliente.
Trova posto anche in ambito cosmetico come ingrediente antirughe in grado di donare morbidezza ed elasticità alla pelle.
Descrizione
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Solanales
Famiglia: Boraginaceae
Genere: Borago
Specie: B. officinalis
Nativo: Siria, Mediterraneo
Plant Hardiness Zone: 5-10
La borragine (Borago officinalis) è una pianta erbosa perenne che cresce fino a 20cm d’altezza da una radice di colore giallo.
Sviluppa parecchie foglie di forma lanceolata, piatte e lunghe.
I fiori sono blu con lacinie bordate di violetto.
Coltivazione
La borragine è una pianta comune molto semplice da coltivare:
-In primavera pressare lievemente i semi in un terreno ricco, umido e ben drenante a piena esposizione solare.
-Mantenere umido il terriccio fino alla germinazione.
-Non necessita di cure particolari.
-Teme il freddo eccessivo, ma sopravvive spesso all’inverno.
Plinio la chiamò invece “Euphrosinum”, perchè dava felicità a chi la consumava.
Sia Plinio che Dioscoride la identificano come l’ingrediente del famoso “nepente (termine arcaico per analgesico/antinfiammatorio) di Omero”, insieme al vino in grado di indurre il completo oblio.
John Evelyn scrisse nel XVII secolo che la borragine è in grado di riattivare l’ipocondriaco e sollevare lo studente zelante.
Anche Gerard, Parkinson e Bacone ne lodarono l’effetto stimolante ed antidepressivo,
Culpepper ne loda le proprietà utili contro la febbre pestilenziale, il veleno dei serpenti, l’ittero, la malnutrizione, il mal di gola ed i reumatismi.
Studi moderni hanno dimostrato l’azione protettrice della pianta sulla pressione sistolica sanguigna e sulla frequenza cardiaca, che porta anche ad un aumento della performance del cuore; in altre ricerche è emersa la capacità di ridurre il colesterolo sanguigno.
Inoltre è ricca di acido gamma-linolenico e linolenico, che servono alla produzione delle prostaglandine coinvolte nella regolazione dei disturbi mestruali e di malattie della pelle
Ha anche un gentile effetto sedativo e favorisce la diuresi.
I fiori sono usati anche nella preparazione di cosmetici.
Sono stati trovati anche molti composti fenolici (acido gallico, acido rosmarinico, oleuropeina ed altri), flavonoidi, alcaloidi (lycopsamina, amabilina, intermesina e thesinina) e sterolo.
I composti fenolici e i tocoferoli sono responsabili delle potenti proprietà antiossidanti della pianta; l’acido stearidonico degli effetti sulle prostaglandine; l’acido rosmarinico del leggero effetto sedativo; l’oleuropeina ha dimostrate proprietà benefiche su varie condizioni morbose come neoplasie, disturbi cardiovascolari, diabete e patologie neurodegenerative; glia alcaloidi potrebbero avere effetti oneirogeni; l’acido gamma ed alfa linolenico vengono si trovano in vari integratori alimentari essendo presenti in pochi alimenti (nella borragine è il principale acido grasso presente).
Shahraki, Mohammad Reza, Mahdieh Ahmadimoghadm, and Ahmad Reza Shahraki. “The Antinociceptive Effects of Hydroalcoholic Extract of Borago Officinalis Flower in Male Rats Using Formalin Test.” Basic and clinical neuroscience 6.4 (2015): 285.
Effetti antinfiammarori ed antiossidanti:
Conforti, Filomena, et al. “In vivo anti-inflammatory and in vitro antioxidant activities of Mediterranean dietary plants.” Journal of Ethnopharmacology 116.1 (2008): 144-151.
Effetti ansiolitici ed antiossidanti:
Mrudula, Giri. “Antistress and antioxidant effects of borago officinalis leaves.” Journal of drug discovery and therapeutics 2.18 (2014).
Effetti gastroprotettivi, cardioprotettivi e benefici sulle vie aeree:
Gilani, Anwarul Hassan, Samra Bashir, and Arif-ullah Khan. “Pharmacological basis for the use of Borago officinalis in gastrointestinal, respiratory and cardiovascular disorders.” Journal of ethnopharmacology 114.3 (2007): 393-399.
Effetti neuroprotettivi:
Ghahremanitamadon, Fatemeh, et al. “Protective effects of Borago officinalis extract on amyloid β-peptide (25–35)-induced memory impairment in male rats: a behavioral study.” BioMed research international 2014 (2014).
Effetti benefici su sindrome premestruale e disturbi menopausali:
Gama, Carlos Romualdo Barboza, et al. “Premenstrual syndrome: clinical assessment of treatment outcomes following Borago officinalis extract therapy.” RBM 71 (2014): 211-217.
Effetti antitumorali:
Conforti, F., et al. “Antiproliferative activity against human tumor cell lines and toxicity test on Mediterranean dietary plants.” Food and chemical toxicology 46.10 (2008): 3325-3332.
Effetti antibatterici ed antiossidanti:
Aliakbarlu, Javad, and Hossein Tajik. “Antioxidant and antibacterial activities of various extracts of Borago officinalis flowers.” Journal of Food Processing and Preservation 36.6 (2012): 539-544.
Effetti antirritanti, lenitivi ed antietà:
Habif, Stephan Samuel, et al. “Borage seed oil as an anti-irritant in compositions containing hydroxy acids or retinoids.” U.S. Patent No. 5,989,572. 23 Nov. 1999.
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