Timo selvatico (Thymus capitatus)
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In StockUna pianta dall’aroma simile all’origano, la specie Thymus capitatus riconoscibile dagli apparisceni fiori rosa e viola cresce selvatica in tutto il bacino del mediterraneo ed è caratterizzata da concentrazioni di olio essenziale più alte rispetto alla specie convenzialmente coltivata (T. vulgaris).
Il colore acceso (verde per le foglie e viola per le infiorescenze) la dice lunga sulla qualità superiore della nostra spezia selezionata rispetto al classico timo marroncino tritato a pianta intera che si trova solitamente in commercio.
NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.
Descrizione
Le proprietà sedative, analgesiche, ansiolitiche, antinfiammatorie, antiossidanti, antitumorali, neuroprotettive, anticonvulsivanti, antidepressive e gastroprotettive del timo e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.
Veniva impiegato in medicina popolare contro bronchite, tosse, irrequietezza, disordini del movimento, coliche, infiammazione alle tonsille, urinazione notturna, mal di gola, alitosi, infiammazioni dei polmoni, della bocca, infezioni all’orecchio ed alopecia.
Sia l’aroma che le proprietà medicinali sono molto simili a quelle dell’origano.
Ordine: Lamiales
Famiglia: Lamiaceae
Genere: Thymus
Specie: T. serpyllum
Nativo: Europa, Nord Africa
Plant Hardiness Zone: 4-9
Il timo (Thymus Capitatus) è una pianta da fiori perenne della famiglia della menta che cresce fino a soli 20cm.
Sviluppa delle piccole foglie ovali sempreverdi lunghe fino a 8mm.
Produce dei fiori minuti molto aromatici lunghi circa 5mm che si raggruppano in infiorescenze.
Coltivazione
Il timo è una pianta molto robusta, facilissima da coltivare:
-Pressare lievemente i semi in un terreno qualunque molto drenante a piena esposizione solare.
-Mantenere umido il terreno fino alla germinazione.
-Non necessita di cure particolari, teme il ristagno idrico e resiste alla siccità più estrema.
Veniva usato in Grecia come rimedio contro il mal di gola, il nome significa in Greco “da affumicare”.
Plinio scrisse che il fumo allontanava le creature velenose.
Veniva anche usato contro la febbre, le irritazioni e per infondere coraggio.
Nel folklore danese e tedesco si dice che vicino al timo si trovano sempre le fate.
Oggi il timo si usa più che altro come condimento, ma la sua efficacia nella cura di tosse e bronchite ha fatto si che venisse inserito fra i convenzionali protocolli terapici per questi disturbi.
Il timolo, il principale composto attivo della pianta, è un modulatore allosterico dei recettori del GABA-A come le benzodiazepine, ma si lega ad una diversa subunità.
Alcuni recenti studi neuropsicologici sembrano validare il tradizionale impiego della pianta come calmante, antidepressivo e sonnifero naturale.
Ha una marcata azione antispasmodica dimostrata da molti lavori scientifici autorevoli utile a combattere disturbi gastrici, respiratori e mestruali.
Già nel 1887 Chamberlain aveva notato le straordinarie proprietà antimicrobiche dei composti presenti nell’olio volatile della pianta contro il mortale bacillo dell’antrace.
Successivi studi ne hanno appurato l’efficacia contro molti altri batteri e funghi patogeni: Staphylococcus aureus, Enterococcus faecium vancomicina-resistente, Salmonella enteritidis, Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes, Campylobacter jejuni, Actinobacillus sp, Capnocytophaga sp, Fusobacterium sp, Eikenella sp, Bacteroides sp, Bacillus megaterium, Mycobacterium phlei, Bacillus cereus, Pseudomonas aeruginosa, Pseudomonas fluorescens, Citrobacter freundii, Micrococcus luteus, Bacillus macerans, Mycobacterium pblei, Candida albicans, Rhizoctonia solani, Pythium ultimum, Fusarium solani, Calletotrichum lindemthianum. Botrytis cinerea, Penicillium sp ed Aspergillus flavus.
La frazione tanninica della pianta si è dimostrata efficace contro il virus della malattia di Newcastle e Rubella.
Alcuni terpenoidi presenti nella pianta si sono comportati come inibitori specifici della proteasi HIV-1, supportandone una potenziale impiego nel trattamento dell’AIDS.
Il timo arbustivo mediterraneo (Thymus capitatus) è una delle specie più concentrate come contenuto di olio essenziale, come emerge dai dati farmacologici.
Inibisce il batterio Helicobacter pylory riducendone crescita ed attività dell’urease: questi dati sembrano supportare la tradizionale applicazione terapeutica nel timo nel trattamento delle ulcere.
Il timo fresco hanno un altissimo potere antiossidante: inibisce la produzione dell’anione superossido, la perossidazione microsomiale e l’emolisi degli eritrociti negli umani.
Alcuni ricercatori hanno applicato una formulazione a base di olio di timo, rosmarino, lavanda e legno di cedro sul cuoio capelluto di individui affetti da alopecia areata per 8 mesi con notevoli miglioramenti per quasi la metà dei soggetti coinvolti.
Il timo contiene principalmente: timolo, carvacrolo, p-cimene, mircene, borneolo, linalolo, cadalene, cineole, terpinene, cimene ed acido rosmarinico.
Gli effetti sul CNS sono dovuti più che altro al timolo, ma tutto il fitocomplesso agisce in maniera sinergica.
Van Den Broucke, C. O., and J. A. Lemli. “Spasmolytic activity of the flavonoids from Thymus vulgaris.” Pharmaceutisch Weekblad 5.1 (1983): 9-14.
Effetti antinfiammatori:
Fachini-Queiroz, Fernanda Carolina, et al. “Effects of thymol and carvacrol, constituents of Thymus vulgaris L. essential oil, on the inflammatory response.” Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine 2012 (2012).
Effetti antibatterici:
Al-Bayati, Firas A. “Synergistic antibacterial activity between Thymus vulgaris and Pimpinella anisum essential oils and methanol extracts.” Journal of ethnopharmacology 116.3 (2008): 403-406.
Effetti antiossidanti:
Lee, Seung-Joo, et al. “Identification of volatile components in basil (Ocimum basilicum L.) and thyme leaves (Thymus vulgaris L.) and their antioxidant properties.” Food Chemistry 91.1 (2005): 131-137.
Effetti antitumorali:
Sertel, Serkan, et al. “Cytotoxicity of Thymus vulgaris essential oil towards human oral cavity squamous cell carcinoma.” Anticancer research 31.1 (2011): 81-87.
Effetti antitussivi:
Boskabady, MH ab, M. R. Aslani, and S. Kiani. “Relaxant effect of Thymus vulgaris on guinea‐pig tracheal chains and its possible mechanism (s).” Phytotherapy research 20.1 (2006): 28-33.
Effetti antidepressivi:
Deng, Xue-Yang, et al. “Thymol produces an antidepressant-like effect in a chronic unpredictable mild stress model of depression in mice.” Behavioural brain research 291 (2015): 12-19.
Effetti ansiolitici e sedativi:
Elif Carpar, et al. “”Smoking of Thyme Herb in a Psychotic Patient: A Case Report” Dusunen Adam: The Journal of Psychiatry and Neurological Sciences 2014;27:272-274
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