Rooibos (Aspalathus linearis)
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Un albero che cresce nel fynboss, la vegetazione caratteristiche della piccola striscia costiera della Provincia del Capo Occidentale in Sudafrica; le foglie vengono impiegate da sempre dai locali per fare un particolare te, il rooibos.
Questo infuso rossastro non contiene teina, viene anche applicato localmente per trattare eczema, acne e bruciature solari per la sua azione lenetiva ed idratante.
NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE ED APPLICAZIONI ESTERNE.
Descrizione
Le proprietà antibatteriche, neuroprotettive, antiossidanti, brondilatatrici, antinfiammatorie, antitumorali antitussive, epatoprotettive e benefiche sui reni del rooibos e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.
Nella medicina popolare africana viene impiegato contro HIV, cancro e per rallentare gli effetti fisiologici dell’invecchiamento.
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Sottofamiglia: Faboideae
Tribù: Crotalarieae
Genere: Aspalathus
Specie: A. linearis
Nativo: Sud Africa
Plant Hardiness Zone: 8-11
Il roobois (Aspalathus Linearis) è un cespuglio che cresce fino a 2m d’altezza.
Sviluppa delle foglie ad ago e degli appariscenti fiori gialli.
Coltivazione
Il roobois è una pianta tropicale, difficile da far germinare:
-Mettere i semi ammollo in acqua tiepida per 12, cambiarla se si raffredda.
-In tarda primavera e piantarli a 10mm di profondità in un terriccio sabbioso molto drenante ed umido.
-Mantenere umido il terriccio fino alla germinazione, possono volerci mesi.
-Teme il freddo ed il ristagno idrico.
Il rooibois originariamente era consumato dalle tribù dei Bushman e degli Ottentotti del Sud Africa.
Questi si arrampicavano sulle montagne per raccogliere le foglie ad ago delle piante di rooibos e riportarle al villaggio a dorso d’asinello; venivano poi tagliate e schiacciate con dei martelli per essere lasciate al sole a seccare.
Nella seconda metà del 1700 i coloni olandesi iniziarono ad usare il rooibos come sostituto del prezioso te nero, portandone la notizia in Europa.
Estratti a base di questa pianta hanno mostrato di inibire gli enzimi del CYP3A potenziando l’assorbimento di molte sostanze.
Nelle cavie sottoposte ad un modello di stress ossidativo indotto dal glucosio ha incrementato l’aspettativa di vita del 22.5 %.
Inibisce l’attività della perossidazione lipidica, riduce i livelli dei prodotti della glicazione come fructosamina e emoglobina glicata.
Un esperimento sul cuore isolato dei ratti prima della riperfusione sanguigna ha dimostrato le proprietà cardioprotettive della pianta rivelate dell’output di recupero dell’aorta e del mantenimento dei livelli GSH cardiaci.
Un altro studio su umani ad alto rischio cardiovascolare il consumo di rooibos per 6 settimane ha ridotto significativamente LDL-C (15%) e trigliceridi (29.5%) incrementando allo stesso tempo i livelli di HDL-C (33%).
Estratti di rooibos si comportano come ACE-inibitori misti, validandone l’uso come ipotensivo naturale.
Inoltre l’aspalatina, il principale composto attivo presente nella pianta, inibisce l’α-glucosidasi riducendo l’assorbimento dei carboidrati.
In alcuni modelli di con i topi ipernutriti a base di carboidrati ha infatti ridotto il peso corporeo.
Il rooibos potenzia l’assorbimento di glucosio nelle cellule del muscolo scheletrico stimolando la fosforilazione della protein-chinasi B e la traslocazione del GLUT4.
Inoltre riduce l’insulino-resistenza e gli eccessi di acidi grassi che ne favoriscono il fenomeno.
Incrementa i livelli di testosterone favorendo l’aumento di massa magra, in alcuni esperimenti ha migliorato la conta, motilità e viabilità dello sperma.
Gli effetti antinfiammatori del rooibos sono supportati da studi sulle culture delle cellule sanguigne che riportano una marcata diminuzione dei livelli di IL-6, IL-10 e IFN-γ. Queste evidenze supportano la tradizionale applicazione terapeutica della pianta nel trattamento di disturbi gastrici, respiratori e dolori infiammatori.
Alcune ricerche preliminari in Africa suggeriscono che la frazione dei polisaccaridi presente nella bevanda è efficace nel combattere il virus dell’HIV.
Associato alla dimostrata azione immunostimolante legata ad un aumento della produzione di anticorpi antigene-specifici, questo dato fa pensare ad un ipotetica applicazione nel trattamento di AIDS e patologie autoimmuni.
Il crisoeriolo, un flavonoide del rooibos, ha indotto broncodilatazione in alcuni esperimenti, suggerendone l’impiego nella cura di asma e problemi alle vie aeree.
Il roobois contiene acido ascorbico, flavanoli, flavoni, flavanoni, diidrocalconi, aspalatina, notofagina, pochi tannini,, acido caffeico, crisoeriolo, isoquercitrina, orientina, isoorientina, luteolina, vitessina, isovitessina, luteolina, rutina, flavonoidi, quercetina, chrisoeriolo, acido benzoico e cinnamico.
Non si conosce bene gli effetti farmacologici di tutti i composti, ma la maggior parte sembrano dipendere dai flavonoidi crisoeriolo, aspalarina, rutina, quercetina, luteolina, notofagina ed orientina.
Il crisoeriolo ha dimostrati effetti antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali, antibatterici ed antivirali.
Baba, Haruna, et al. “Studies of anti‐inflammatory effects of Rooibos tea in rats.” Pediatrics International 51.5 (2009): 700-704.
Effetti epatoprotettivi e nefroprotettivi:
Ajuwon, Olawale Razaq, Oluwafemi Omoniyi Oguntibeju, and Jeanine Lucasta Marnewick. “Hepatic, renal and endogenous antioxidant status modulatory effects of chronic co-supplementation of rooibos (Aspalathus linearis) and red palm oil (Elaeis guineensis) in male Wistar rats.” African Journal of Traditional, Complementary & Alternative Medicines 13.3 (2016).
Effetti neuroprotettivi:
Akinrinmade, Olusiji Alex. “Potential neuroprotective effects of fermented rooibos herbal tea in a rat model of ischemic brain injury.” (2015).
Effetti antibatterici:
Simpson, Madeline J., et al. “Anti-peroxyl radical quality and antibacterial properties of rooibos infusions and their pure glycosylated polyphenolic constituents.” Molecules 18.9 (2013): 11264-11280.
Effetti broncodilatatori ed antitussici:
Khan, Arif-ullah, and Anwarul Hassan Gilani. “Selective bronchodilatory effect of Rooibos tea (Aspalathus linearis) and its flavonoid, chrysoeriol.” European journal of nutrition 45.8 (2006): 463-469.
Effetti antiossidanti:
Hong, In-Sun, Hwa-Yong Lee, and Hyun-Pyo Kim. “Anti-oxidative effects of Rooibos tea (Aspalathus linearis) on immobilization-induced oxidative stress in rat brain.” PloS one 9.1 (2014): e87061.
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