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Una pianta medicinale molto rara: il rizoma viene impiegato nella medicina tradizionale tibetana, mongola e cinese.

Nei modelli animali il rizoma grezzo in polvere ha manifestato un marcato effetto narcotico ed ipnotico, al contrario il decotto tradizionale col latte ha potenziato la performance delle cavie nei test di nuoto forzato.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.

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forma Intera Tritata In polvere Essenza alcolica
quantita 25g 250g 50g di materia prima 100g di materia prima 250g di materia prima
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Confronta
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Descrizione

Le proprietà sedative [8], ipnotiche [8], sonnifere [8], mioprotettive [8], anaboliche [8], nefroprotettive [10], energizzanti [12], ipolipidiche [13], epatoprotettive [13], immunomodulanti [14], antitumorali [15], antiallergiche [16], antinfiammatorie [17], neuroprotettive [18], gastroprotettive [20], antiulcera [20], antiossidanti [21], antietà [22], antisilicotiche [23], antivirali [25], antibatteriche [27] della manina rosea sono supportate dalla ricerca scientifica.

E’ una specie asiatica della famiglia delle orchidee molto rara, il rizoma è stato impiegato nella medicina tradizionale Cinese, Mongola e Tibetana.

Studi sperimentali descrivono le proprietà energizzanti del decotto tradizionale fatto con il latte, il rizoma essiccato, invece, ha dimostrato marcate proprietà ipnotiche e narcotiche sulle cavie.

Gli effetti opposti potrebbero essere spiegati dalla diverse preparazione che potrebbe cambiare drasticamente il fitocomplesso del prodotto finale.

Descrizione
Famiglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Orchidoideae
Tribù: Orchideae
Sottotribù: Orchidinae
Genere: Gymnadenia
Specie: G. conopsea
Nativo: Asia, Nord Europa
Plant Hardiness Zone: 6-9
La Gymnadenia conopsea è una pianta erbosa perenne che raggiunge i 60cm d’altezza. E’ un geofita non bulboso e sviluppa un infiorescenza appariscente ricoperta da piccoli fiori rosa profumati. Le foglie lanceolate sono lunghe fino a 7 cm e partono direttamente dal rizoma.

Coltivazione
La manina rosea è un orchidea pianta molto difficile da germinare.
-Scarificare leggermente il guscio dei semi con della carta vetrata o un altro attrezzo adatto cercando di non danneggiare la parte interna.
-Mettere a mollo i semi in acqua a temperatura ambiente fino a 24 ore.
-Piantare i semi in terreno ricco e drenante.
-Dopo 4 anni dovrebbe fiorire.

Il tubero di Gymnadenia conopsea è conosciuto in cina come shou zhang shen che significa “ginseng simile ai palmi delle mani”.
Ha una lunga tradizione come pianta medicinale presso gli Han ed altri gruppi etnici in Cina, è stata anche inserita nella Farmacopea Ufficiale approvata dal governo.
E’ molto pregiata e costosa; viene lodata come ricostituente, energizzante, rigenerante, tonico per milza, polmoni e sangue.
Viene impiegata come agente di rinforzo in diverse formule tradizionali tra cui: “Shi Wei Shou Shen Sa” a base di Gymnadenia tuber, Cinnamomi cortex, Myristicae semen, Piperis longi fructus, Asparagi radix, Granati pericarpium, Canavaliae semen, Carthami flos, bile d’orso e mosco destinata al trattamento di spermatorrea e debolezza epatica; “Fu Fang Shou Shen Wan” con Gymnadenia tuber, Polygonati rhizoma, Cynomorii herba, Chebulae fructus, Mirabilis himalaica rhizoma, Asparagi radix, Cordyceps, Tribuli fructus, Przewalskia Tangutica rhizoma e Pleurospermum herba contro impotenza ed altri disturbi; “Shou Shen Shen Bao Jiao Nang” composta da tuber Gymnadenia, Polygoni multiflori radix praeparata, Acanthopanacis senticosi radix, Polygonati rhizoma, Angelicae sinensis radix, Asteragali radix, Lycii fructus, Schisandrae chinensis fructus, Corni fructus, Polygala rhizoma, Acori Tatarinowii rhizoma e Paeoniae rubra radix come rimedio per amnesia, palpitazioni, insonnia, emottisi, deficienza epatica e renale; ed altre [1].
Nella zona del monte Taibai si applica localmente sulle ferite aperte come emostatico e cicatrizzante [2].

Viene menzionata come wangla nel Sibuyidia, il famoso classico di medicina Tibetana dell’VIII secolo.
Nella ragione il tubero viene consumato da sempre per il trattamento di gotta, artromialgia, astenia, parassitosi, disturbi polmonari, renali ed epatici da solo ed insieme ad altre droghe.
Per esempio la combinazione a base di rhizoma Gastrodiae (30 g), radix Phlomii (30 g), herba Drosera peltata (30 g) e Rhododendron parvifolium (30 g) viene impiegata contro impotenza, spermatorrea, anemia ed insonnia nella dose di 3g al giorno.
I dottori di alcune zone rurali l’hanno usata per curare l’epatite B.
Viene anche lodata anche come rinforzante per il corpo ed elisir di lunga vita [3].

Nella medicina tradizionale Mongola il tubero, noto come erihaoteng, viene impiegato nel trattamento di astenia, lombalgia, dolore agli arti, scorbuto lieve, spermatorrea ed impotenza.
Viene anche consumato come rimedio per tinnito, edematosi, dispepsia e disturbi gastrici e renali [4].

Nella medicina coreana si impiega insieme ad altre erbe come tonico e rinforzante [5].

In Russia vanta una lunga tradizione nel trattamento di impotenza ed asma bronchiale [6].

I rizomi di manina rosea venivano impiegati come afrodisiaci in Romania [7].

SEDATIVO, IPNOTICO, SONNIFERO
I tuberi essiccati polverizzati di Gymnadenia conopsea hanno inibito l’attività spontanea dei topi fino al 45.60% in maniera simile al diazepam, inoltre ha ridotto la frequenza di movimento verso l’alto degli arti inferiori delle cavie.
La droga ha protratto la durata del sonno indotto dal pentobarbital di circa 30m accorciando anche il tempo di latenza [8].

Alcuni composti glicosidici hanno mostrato proprietà anticolinergiche e MAO-inibitorie poco significative [9].

MIOPROTETTIVO, NEFROPROTETTIVO, ANABOLICO, ENERGIZZANTE
La somministrazione di 2 pillole di Shouzhangsheng-37L, una combinazione di erbe il cui ingrediente attivo principale è il rizoma di manina rosea, 3 volte al giorno per 21 giorni ha curato la deficenza renale di un pazienti di 65 anni [10].

I tuberi polverizzati hanno ridotto i sintomi dell’astenia dei topi trattati con idrocortisone incrementando il peso corporeo e migliorando i parametri dei marker renali.
Inoltre hanno stimolato la sintesi di DNA in fegato, reni e milza.
I dati supportano l’impiego tradizionale come rimedio per stanchezza e deficit dello yang [8].
Alti dosaggi di estratto acquoso a base di rizoma di manina rosea hanno incrementato i tempi massimi di nuoto con zavorra dei topi in maniera dose-dipendente [11].

Come stimolante il tradizionale decotto nel latte è risultato più potente, la radice non trattata non ha indotto effetti significativi nei test da sforzo [12].

IPOLIPIDICO, EPATOPROTETTORE
Un estratto alcolico di Gymnadenia conopsea ha ridotto HDL e trigliceridi totali nei ratti sottoposti ad una dieta ad alto contenuto di grassi inibendo anche l’attività di ALT e AST e proteggendo la funzione epatica [13].

IMMUNOMODULANTE, ANTITUMORALE
I polisaccaridi idrosolubili estratti dai rizomi di Gymnadenia conopsea hanno stimolato il rilascio di ossido nitrico indotto dai lipopolisaccaridi nelle cellule RAW 264.7 [14].

Un flavonoide isolato dalla pianta, (−)-4-[β-D-glucopyranosyl-(1→4)-β-D-glucopyranosyloxy], si è dimostrato più potente del chemioterapico sintetico camptotecina (IC50 3.818 μM contro 12.5 μM) in quanto ad azione citotossica sulle cellule del carcinoma epatocellulare Bel7402.
La gastrodina è risultata attiva contro l’apoptosi indotta dalla deprivazione sierica nelle cellule SH-SY5Y [15].

ANTIALLERGICO
Estratti metanolici di tberi di manina rosea hanno ridotto le reazioni anafilattiche cutanee passive nelle orecchie dei topi.
Inoltre hanno inibito il rilascio di β-esosaminidasi nelle cellule RBL-2H3 trattate anti-DNP IgE. 5 fenantreni isolati dall’estratto hanno inibito la degranulazione mastocitaria antigene indotta dal 65.5% al 99.4% alla concentrazione di 100 μM  [16].

NEUROPROTETTIVO, ANTINFIAMMATORIO
Un estratto etanolico a base di tuberi di manina rosea ha sovraregolato l’espressione di mRNA di ADAMTS-4 nel cervello del topo affetto da ipossia d’altitudine.
Questo gene sembra coinvolto nella risposta adattativa al processo neuroinfiammatorio ed ha un’azione protettiva in caso di grave mancanza d’ossigeno.
Inoltre l’estratto ha ridotto i livelli della proteina LCN-2, noto marker infiammatorio ed apoptotico [17].

Un estratto etanolico di rizoma di Gymnadenia conopsea ha contrastato l’effetto amnesico di scopolamina e cicloesimide [18].
3 esteri isolati dal rizoma della pianta hanno alleviato i deficit della memoria indotti nei topi con la scopolamina [15].
La dactilorina B isolata dalla pianta ha ridotto gli effetti della tossicità β-amiloide nel cervello dei ratti [19].

GASTROPROTETTIVO, ANTIULCERA
I tuberi polverizzati di manina rosea hanno abbassato l’indice di ulcera gastrica dei ratti sottoposti a tossicità da etanolo riducendo il contenuto di Malondialdeide (MDA) sierico e gastrico [8].
In un altra ricerca sullo stesso modello ulcerativo hanno inibito l’area dell’ulcera gastrica fino al 90% (2g/kg) come il farmaco convenzionale rinatidina (1.95g/kg) [20].

ANTIOSSIDANTE, ANTIETA’
Gli estratti alcolici hanno un alto potenziale antiossidante [21]; arctigenina, lappaolo A e F hanno inibito la perossidazione lipidica indotta da Fe2+ nei microsomi epatici dei ratti [15].

Shouzhangshen-37, delle pillole il cui principale ingrediente attivo è il tubero di manina rosea, hanno migliorato memoria e capacità cognitive nel modello animale da invecchiamento subacuto indotto dal D-galattosio.
Inoltre ha migliorato l’indice dei marker di cervello, timo e milza potenziando l’attività della superossido dismutasi (SOD) e riducendo i livelli di malondialdeide (MDA) [22].

ANTISILICOTICO
Un estratto alcolico di manina rosea ha ridotto le alterazioni patologiche dei polmoni nei modelli animali di silicosi.
Ha alleviato il grado di fibrosi polmonare diminuendo la percentuale dell’area positiva al collagene di tipo I e III e lo stress ossidativo [23].
L’estratto sembra sovraregolare l’espressione di geni coinvolti in trasmissione notch, molecole d’adesion, migrazione transendoteliale leucocitaria e comunicazione cellulare; sottoregolando invece quelli di ciclo dell’urea, Alzheimer, lignaggi emopoietici e cascata della coagulazione. L’azione antisilicotica è mediata da proteina 3 SEC14-simile e perossiredossina-1 [24].

ANTIVIRALE
Estratti di tubero di Gymnadenia conopsea hanno inibito il virus dell’epatite C (HVC) RNA polimerasi-dipendente con valori IC50 di 23.2 μg/mL [25].
Estratti di tubero hanno inibito 8 emagglutinine di HBsAg, principale marker dell’epatite B, dimostrando una moderata azione antivirale [26].

ANTIBATTERICO
Le nanoparticelle di argento (AgNPs) biosintetizzate mediante l’estratto di rizoma di Gymnadenia conopsea hanno manifestato un significativo effetto antibatterico nei confronti dello Staphylococcus aureus [27].

TOSSICITA’
Il rizoma di manina rosea non ha mostrato effetti tossici sui ratti fino a 30 giorni di somministrazione giornaliera alla dose di 6.67 g/kg, la LD50 è stimata sopra i 10g/kg [28].

Il rizoma di Gymnadenia conopsea contiene:

stilbeni:  gymconopina D, batatacina III, metilbatatacina III, batatasina III, metilbatatasina III, arundina, arundinina, isorapontigenina, raponticina, piceatannolo, diidroresveratrolo;

fenantreni: blestriarene A, blestriarene B, blestriarene C, diidroblestriarene B, diidroblestriarene C, gymconopina A, gymconopina B, gymconopina C, fenantrenedioli;

glicosidi: gastrodina, grammatophylloside C, coelovirina A, coelovirina B, coelovirina D, dactylorina A, dactylorina B, dactylorina E, gymnoside I, gymnoside II, gymnoside III, gymnoside VII, militarina, loroglossina, glicosilossibenzil 2-isobutiltartrati;

alcaloidi: bulbocodina C, bulbocodina D, chelidonina

composti benzilici e derivati: idrossifenetil-5-metossibibenzile, fenolo, dimetossifenolo, siringolo, siringaldeide, dibenzilamina, benzenediolo, benzaldeide, idrossibenzaldeide, metossibenzaldeide, alcol benzilico;

ribosidi: para-topolin riboside, timidina, 5-metiltioadenosina

fitosteroli: daucosterolo, β-sitoterol – saponine: dioscina,

flavonoidi: catechina, isoquercitina, cirsimarina, quercetin-3β-d-glucoside, astragalina, campferol-7-O-glucoside, naringenina, desmetilxantoumolo, isoramnetina, equolo, galangina,

lignani: arctigenina, lappaolo A, lappaolo F, pinoresinolo, buddlenolo E;

composti aromatici: fenolo, dimetossifenolo, siringolo, siringaldeide, eugenolo, metossifenilpropanolo, etossifenilpropanolo, acido idrossibenzoico, acido vanillico, acido cumarico, acido transcumarico, acido idrossiisoftalico, acido octadecilselilico, acido quinolincarbossilico, acido 3-indolacrilico;

derivati furanici: 5-idrossimetilfurfurale, befunololo;

derivati naftalenici: fenil-2-naftilamina;

iridoidi: secossiloganina;

terpenoidi: lupenone, lupeolo e derivati [29]

Gli alcaloidi, chelidonina e bulbocodine, e  il glucoside gastrodina possono spiegare gli effetti narcotici ed ipnotici della pianta.

1)Shang, Xiaofei, et al. “Gymnadenia conopsea (L.) R. Br.: A systemic review of the ethnobotany, phytochemistry, and pharmacology of an important Asian folk medicine.” Frontiers in pharmacology 8 (2017): 24.

2)Chang, Na, et al. “Indigenous uses and pharmacological activity of traditional medicinal plants in Mount Taibai, China.” Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine 2017 (2017).

3)Xue, Nan, et al. “Study on HPLC fingerprint of Tibetan Herb Gymnadenia conopsea.” Zhong yao cai= Zhongyaocai= Journal of Chinese medicinal materials 36.3 (2013): 377-381.

4)Si, Q., and T. H. Liu. “Anti-aging effect and mechanism of Shouzhangshen-37 Pill from Mongolian medicine on subacute aging mice.” Chin. J. Exper. Trad. Med. Formul 19 (2013): 194.

5)Jia, M. R., and X. W. Li. “Zhongguo Minzu Yaozhi Yao.” Zhongguo Yiyao Science and Technology Press, Beijing (2005): 538.

6)Mamedov, Nazim, and Lyle E. Craker. “Medicinal plants used for the treatment of bronchial asthma in Russia and Central Asia.” Journal of herbs, spices & medicinal plants 8.2-3 (2001): 91-117.

7)Irimescu, Laura-Simona, Narcisa BĂBEANU, and Florentina MATEI. “Mapping geographical distribution of Romanian orchids and their biological active substances.” Scientific Bulletin. Series F. Biotechnologies, XXIII (2019): 154-163.

8)Lin, Z. C. “The Pharmacology of Gymnadenia conopsea.” Guangzhou: Guangzhou University of Chinese Medicine (2009).

9)Zi, Jiachen, et al. “Glycosidic constituents of the tubers of Gymnadenia conopsea.” Journal of natural products 71.5 (2008): 799-805.

10)Wu, L. J. T. G. S., Wu, Y. S. R. G. L., Bai, Y. F., Wu, L. X., and Na, H. Y. (2014). The clinic uses of Mongolian medicine-Shenzhujin pill on kidney deficiency. J. Med. Pharm. Chin. Minor.5:12

11)Zhao, L., and G. Q. Liu. “Experimental study of Shouzhang Shen liquids on anti-fatigue effects in mice.” Clin. J. Chin. Med 22 (2011): 17.

12)Jin, L., and X. L. Wang. “Study on the strengthening with tonics activity of the different processing products of G. conopsea.” J. Med. Pharm. Chin. Minor 1 (2009): 28.

13)Zhang, T. E., et al. “Effect of the extract of Gymnadenia conopsea on the blood lipid and liver function in experimental hyperlipidemia rats.” Lishizhen Med. Mater. Med. Res 24.865 (2013): 1008-0805.

14)Lin, Peng-Cheng, et al. “Characterization and comparison of bioactive polysaccharides from the tubers of Gymnadenia conopsea.” Food Hydrocolloids 43 (2015): 199-206.

15)Zi J. C. (2008). Chemical Constituents of Gymnadenia conopsea. Chinese Academy of Medical Sciences, Peking Union Medical College.

16)Matsuda, Hisashi, et al. “Antiallergic phenanthrenes and stilbenes from the tubers of Gymnadenia conopsea.” Planta medica 70.09 (2004): 847-855.

17)Zhang, Yongcang, et al. “Expression Profiles of Long Noncoding RNAs in Mice with High-Altitude Hypoxia-Induced Brain Injury Treated with Gymnadenia conopsea (L.) R. Br.” Neuropsychiatric disease and treatment 16 (2020): 1239.

18)Zhang, J.-J.; Shi, J.-G.; Wang, Y.-F.; Zhang, D.; Gao, M.; Yang,
Y.-C.; Huang, S.-Y. PCT patent WO 2004 058244, 2004

19)Zhang, Dan, et al. “Dactylorhin B reduces toxic effects of β-amyloid fragment (25–35) on neuron cells and isolated rat brain mitochondria.” Naunyn-Schmiedeberg’s archives of pharmacology 374.2 (2006): 117-125.

20)Jiang L. Z., Xiong P., Zeng W. F. (2009). Study on the effect of tuber Gymnadenia powder on treating the acute gastric ulcer.J. Chin. Med. Mater.32:1119 10.13863/j.issn10014454.2009.07.020

21)Li, H. B., et al. “Determination of the radical scavenging capacity of Gymnadenia conopsea R. Br by the DPPH. assay.” Chin. J. Health Lab. Tech 20 (2010): 3253.

22)Si, Q., and T. H. Liu. “Anti-aging effect and mechanism of Shouzhangshen-37 Pill from Mongolian medicine on subacute aging mice.” Chin. J. Exper. Trad. Med. Formul 19 (2013): 194.

23)Wang, Jun, et al. “Effects of Gymnadenia conopsea alcohol extract on collagen synthesis in rat lungs exposed to silica and its mechanism of antioxidative stress.” Zhong xi yi jie he xue bao= Journal of Chinese integrative medicine 5.1 (2007): 50-55.

24)Chen, J. J. (2009). “Differentially Expressed Proteomics during Generation of Silicosis and Effects of Gymnadenia Conopsea Achohol Extract on It.” Chongqin: Chongqin Medical University.

25)Kimura, Takako, et al. “Inhibitory effect of Tibetan medicinal plants on viral polymerases.” JOURNAL OF TRADITIONAL MEDICINES 20.6 (2003): 243-250.

26)Lu, W. H., Zhang, H. J., and Wang, W. Z. (2002). “Pharmacology of Gymnadenia conopsea.” Res. Tradit. Chin. Med. 18:43

27)Show, Shilpi, Chetana Ghosal, and Brajadulal Chattopadhyay. “Root Extracts (Gymnadenia orchidis Lindl) Facilitated Rapid Synthesis of Fluorescent Silver Nanoparticles (Ag-NPs) for Various Biological Applications.” Journal of Biomaterials and Nanobiotechnology 8.1 (2016): 109-124.

28)Bai, D. Q., and Ying Zheng. “Toxicological evaluation of the safety of Tibetan drug Wangla.” Chin. J. Comp. Med 17 (2007): 740.

29)Cai, Min, et al. “Chemical fingerprint analysis of rhizomes of Gymnadenia conopsea by HPLC–DAD–MSn.” Journal of Chromatography B 844.2 (2006): 301-307.

 

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